La pubblicazione in volume di questi «Mélanges d'histoire des réligions» si propone qui come un contributo alla conoscenza delle fonti alle quali s'è alimentata la moderna sociologia religiosa. Agli inizi del secolo, come è noto, gli studiosi disdegnavano la ricerca sul campo, che restava ancora naturale occupazione di esploratori, naturalisti e geografi. Per altro, il resoconto, spesso impreciso e fantasioso, che questi offrivano dei loro viaggi e delle loro esperienze presso i popoli primitivi, veniva collazionato e interpretato dagli studiosi, che stabilivano le concordanze, scartavano le osservazioni inutili o fuorvianti, ricostruivano un'immagine unitaria da migliaia e migliaia di dati eterogenei. Questo lavoro imponente è l'input di una straordinaria sintesi storica, che agli inizi del secolo stabiliva le basi di ogni successivo progresso scientifico in tema di ricerca sociale. Malinowski avrebbe proposto, qualche anno più tardi, un nuovo modo di accostarsi al problema, vivendone di persona le contraddizioni e gli stimoli. Ma il sostrato culturale della sociologia e dell'antropologia contemporanea è tutto in opere come questi «Mélanges», che appunto filtrano il depositato di una conoscenza storica millenaria, i cui primi testi sono greci, romani, persiani, hindu. Le radici stesse della nostra cultura e del nostro modo di rappresentarla.