
Argomenti (categorie) ai quali appartiene questo titolo
Argomenti (categorie) ai quali appartiene questo titolo
x
La scienza moderna non è definita né dai suoi oggetti, né dalla sua metodologia. Si riconosce invece da una particolare predilezione che i suoi cultori hanno per la riduzione e il disincantamento della realtà e dalla loro aspirazione a privare ogni cosa di significato, a svuotarla della sua anima, a negarle un destino. La Scienza come rivolta contro il destino è miticamente inaugurata da Prometeo. Il titano ribelle non è un inventore, ma è l'autore di un furto mitico. Gli antichi strumenti del culto, privati di significato e di sacralità, sono trasferiti al mondo artigiano-industriale, e affidati ad un uomo riscattato dalla soggezione divina.
Il mondo scientifico si suole contrapporre a quello religioso, per il proprio dinamismo e la propria fondazione speri· mentale, di fronte alla staticità e non verificabilità della fede. In questo volume questa opinione è ribaltata. La fede, si afferma, richiede di essere vissuta, sperimentata, verificata più di quanto lo pretenda la scienza, che invece è accettata passivamente e acriticamente dall'uomo comune.
L'aspetto moralistico-precettistico è solo una prospettiva temporale e minore della religiosità. Nonostante la sua asserita obiettività, la scienza soffre anch'essa di «moralismo,. (l'Evoluzionismo discrimina i viventi in adatti e non·adatti, il Positivismo sanziona la luminosità dello scientifico e l'oscurità del non-scientifico). Sublimate al di là del compito di «giudicare del bene e del male», affrancate dal peccato originale, scienza e religione si ritrovano. Esse si avviano ad offrirci, come già in tempi remoti, una rappresentazione unica del cosmo, della natura e dell'uomo, il riflesso dell'armonia e dell'ordine che governano la realtà, e un mondo aperto all'impegno, alla partecipazione e al vivere di tutti.
Il volume si chiude con alcuni brevi saggi su argomenti biologici e una serie di fiabe che nascondono in sé l'incanto della scienza.