Eliphas Lévi, uno scrittore esperto in scienza della magia vissuto nel secolo scorso, ha voluto offrire un corso completo sull'arcana dottrina degli antichi magi, attraverso tre opere.

Nella prima, Dogme et Rituel de la Haute Magie, egli espone i princìpi segreti della scienza degli iniziati, quella verità misteriosa che non è «arte di produrre effetti senza causa», come sostengono gli ingenui e i ciarlatani, ma è «la scienza che concilia due termini apparentemente contrapposti: fede e ragione! .. e dà allo spirito umano uno strumento di certezza filosofica e religiosa, esatta come la matematica, dando altresì ragione dell'infallibilità della matematica stessa».

Nella seconda opera, Histoire de la Magie, l'autore traccia un panorama storico dello sviluppo di questa scienza, dalle prime origini leggendarie e mitiche sino ai suoi tempi. Il libro che qui pubblichiamo è tratto appunto da quest'opera, relativamente alle parti che trattano la storia della magia dall'inizio del Medio Evo sino al secolo dei Lumi.

La terza opera, Clef des Grands Mystères, spiega la chiave per comprendere i misteri e gli enigmi della magia, quella chiave che solo pochi iniziati hanno posseduto in passato e che non hanno osato rivelare apertamente al popolo, per paura che ne facesse un uso illecito. Per questo la magia è stata sempre espressa sotto forme oscure e comprensibili solo a pochi, assumendo quel carattere di mistero, che ne avrebbe anche favorito le deviazioni e gli inganni. È questo, sostiene l'autore, il motivo per cui la Chiesa ha dovuto vietare l'uso di pratiche magiche che, distorcendo la magia vera, rivelata da Dio, ha dato luogo a tante forme deteriori e pericolose.