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In questo volume viene presentata un'ampia collezione di racconti del periodo 1901,1908. Racconti grotteschi, questi, allora. Grotteschi secondo un'accezione comune: paradossali, bizzarri, fantasticamente deformati, abnormi, sottesi quasi sempre ad un effetto tragicomico. Ma nei racconti di Meyrink il grottesco si mescola al fantastico e all'esoterico, al macabro, mentre lo scherzo ironico si muta spesso in pensosa malinconia o in amara satira dell'ipocrisia borghese, con un risultato davvero fuori dell'ordinario.
Gustav Meyrink (1868,1932), figlio illegittimo di un nobile e di un'attrice famosa, fu autorità riconosciuta fra i letterati praghesi. Fra le sue opere ricordiamo: Il Golem, Il domenicano bianco, La notte di Valpurga, L'angelo della finestra d'Occidente.
Nota editoriale
Il soldato bollente
La morte viola
Terrore
Tutta la vita è dolore ardente
Petrolio! Petrolio!
La regina dei Braghi
La sfera nera
Il preparato anatomico
Il dottor Lederer
L'opale
Sibili alle orecchie
L'uomo sulla bottiglia
La goccia di verità
Decadenza
Chimera
Suggestione
Lacrime bolognesi
G.M.
«Malato»
Coagulo
Le piante del dottor Cindirella
Bal Macabre
L'urna di San Gingolph
«Buddha è il mio rifugio»
Il baraccone delle figure di cera
L'albino
Febbre
APPENDICE
FRANCIS, Meyrink parla della sua vita
Cronologia
GIANFRANCO DE TURRIS, Meyrink fra grottesco e macabro