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L'Iniziazione dei Rosacroce si può considerare il massimo mistero dell'Esoterismo, nel quale ordine convergono le metafisiche d'Oriente e d'Occidente. Questo mistero, cui da tempo volgono nel mondo le aspirazioni dei discepoli di ogni estrazione, è l'oggetto del testo qui pubblicato: nato dalla partecipazione di É. Schuré a una serie di lezioni tenute a Parigi nel '1906 da colui che un autorevole studioso di scienze spirituali chiama « il Maestro dei nuovi tempi »: il Maestro che è difficile riconoscere, perché il vero. Circa l'incontro con tale Maestro, lo Schuré così si esprime: «Non dimenticherò mai la straordinaria impressione che destò in me quest'uomo, allorché entrò nel mio studio. Nello scorgere il suo viso emaciato, ma d'una serenità possente, quegli occhi neri e misteriosi da cui scaturiva, irradiando da profondità insondabili, una luce meravigliosa, ebbi per la prima volta nella mia vita la certezza di trovarmi di fronte ad uno di quei sublimi veggenti che hanno una diretta percezione del Sovrasensibile. Ne avevo intuitivamente e poeticamente dipinti di simili nei miei Grandi Iniziati, ma non speravo di incontrarne in questo mondo. Fu una sensazione istantanea e irresistibile: qualcosa d'inatteso e, allo stesso tempo, di già noto. Ancora prima che egli avesse aperto bocca, una voce interiore mi disse: ecco un vero maestro che avrà un ruolo fondamentale nella tua vita ».
Il testo è nato dalla rievocazione di quelle lezioni e dalla loro stesura in appunti personali, che di volta in volta lo Schuré raccoglieva, avendo il presentimento - poi confermato dai fatti - che il Maestro comunicasse qualcosa di straordinario, difficilmente ripetibile nell'avvenire, data anche l'eccezionalità dell'uditorio, costituito da famosi cultori dell'Esoterismo e da rappresentanti della èlite culturale europea. Lo stile sintetico degli appunti, lasciato intatto dall'Autore, allo scopo di non tradire l'immediatezza mnemonica del contenuto, con la sua semplicità rende più efficace la forma delle verità perenni, delle quali alcune forse per la prima volta espresse in linguaggio umano.