- Prezzo scontato

Argomenti (categorie) ai quali appartiene questo titolo
Argomenti (categorie) ai quali appartiene questo titolo
La crisi che viviamo oggi non è semplicemente economica e finanziaria, ma è anche, soprattutto, una crisi filosofica e spirituale che rimanda a interrogativi universali: cosa rende l'uomo felice? cosa può essere considerato vero progresso? quali sono le condizioni per una vita sociale armoniosa?
Frédéric Lenoir, filosofo e storico delle religioni, ci invita a cogliere, nella difficile congiuntura che stiamo affrontando, un'opportunità per ripensare le nostre abitudini e i nostri stili di vita, e lo fa affidandosi all'insegnamento di tre grandi maestri che hanno condizionato profondamente la storia dell'uomo: Socrate, Gesù e Buddha. Partendo dalla propria esperienza personale, dal ruolo che queste figure hanno giocato nel suo percorso di vita, ci mostra come il loro messaggio possa aiutarci a superare la «logica dell'avere » che pervade il modello occidentale, incentrato sul possesso, sul consumo e sull'accumulo, per riscoprire invece la «logica dell'essere»: come amare, come vivere con gli altri, come conquistare la serenità anche nei momenti più difficili. Attraverso una vera e propria inchiesta storica che è insieme anche un saggio filosofico e spirituale, Lenoir ricostruisce le biografie dei tre maestri, e ci mostra, grazie a un uso accurato delle fonti, le differenze, le similitudini, i punti di contatto che si possono cogliere nelle loro vite e nei loro insegnamenti. La sua indagine circoscrive cinque grandi temi universali - la fede nell'immortalità dell'anima, la ricerca della verità, della libertà, della giustizia e dell'amore - che riassumono i passaggi chiave del pensiero e della filosofia dei tre saggi, accomunati, nonostante le distanze temporali, geografiche e culturali, da un principio essenziale: quello di rivolgersi sempre all'essere umano nel suo insieme. Socrate, Gesù e Buddha, ci rivela in fondo questo libro, sono tre maestri spirituali che prima di tutto ci insegnano a vivere, perché il loro messaggio non è mai freddamente dogmatico, ma cerca sempre il significato delle cose; fa appello alla ragione, ma riesce a parlare anche al cuore.