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L'insediamento umano in Giappone ebbe inizio quando ancora il paese faceva parte integrante del continente asiatico. Molto più tardi, forti nuclei di popolazioni miste migrarono nelle innumerevoli isole dell'arcipelago recando una cultura neolitica di cui rimangono i fondi di capanne e i cumuli dei rifiuti dei loro pasti, soprattutto conchiglie, in quanto il cibo principale di queste genti era dato dai molluschi. Ma le vere caratteristiche del popolo giapponese presero forma più tardi, durante l'età del bronzo, quando ormai gli aborigeni Ainu dalle lunghe barbe e dall'aspetto europoide si erano ritirati a Hokkaido e a Sakhalin, abbandonando il restante territorio a nuove ondate di successive migrazioni: a questo periodo risalgono anche le più antiche tradizioni letterarie. In un'economia basata sulla produzione del riso - che fu dapprima importato e sulla lavorazione dei metalli, i gruppi tribali si unirono a formare piccoli regni di cui negli ultimi quindici anni gli archeologi hanno reso alla luce le necropoli e vasti insediamenti di città e villaggi.
Verso la fine del III secolo d. C. le famiglie nobili iniziarono la costruzione di colossali tombe, che sempre contenevano ricchissimi corredi funebri. I secoli successivi furono testimoni di un ulteriore accrescimento della maestosità delle tombe, fenomeno che poi s'interruppe bruscamente con l'arrivo del Buddhismo che portò la pratica della cremazione e l'uso di semplici urne funerarie. Le tombe di questo periodo, anteriore al diffondersi della religione venuta dalla lontana India, hanno dato il maggior contributo di documentazione, coi loro tesori, alla vita e ai costumi di questo periodo protostorico.
PREFAZIONE
INTRODUZIONE
I IL PALEOLITICO E IL MESOLITICO
II IL NEOLITICO
III ETÀ DEL BRONZO E DEL FERRO
IV IL PERIODO PROTOSTORICO
BIBLIOGRAFIA
TAVOLE
NOTE ALLE TAVOLE
ELENCO DELLE ILLUSTRAZIONI
INDICE ANALITICO