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Il personaggio di Melkitsedek è uno dei più enigmatici fra quanti ne presenta la Bibbia. Menzionato solamente tre volte, tuttavia mostra di avere un rapporto particolarissimo con Abramo, il fondatore della tradizione israelitica, con il re Davide e con il Cristo. Presentato come il re di Salem e il sacerdote dell’Altissimo, Melkitsedek copre già agli inizi della storia della salvezza una funzione spirituale molto importante che non può essere confinata in quella di un insignificante reuccio dei primordi. Al contrario, assume un ruolo e una funzione universale che gli ha consentito di orientare prima la tradizione abramica, poi la strutturazione spirituale del mondo israelitico operata dal re Davide e, infine, di essere considerato il typus dello stesso Cristo, il Messia annunciato dalle tante profezie.
Nuccio D’Anna si è occupato di simbolismo, dottrine spirituali e storia delle religioni in un centinaio di studi e saggi specifici sparsi in molte riviste. È Accademico dell’Associazione Simmetria, membro della Società italiana degli Storici delle Religioni e di altri organismi culturali che operano attraverso lezioni, conferenze e pubblicazioni di libri.
Introduzione
Melkitsedek
Re di Salem
Sacerdote di El-Elyon
Il salmo CX
"Tu es sacerdos in aeternum secundum ordinem Melkitsedek"
La lettera agli Ebrei
Messianismo sacerdotale e regale
Fra sette e folklore
Conclusione
Bibliografia
Indice