- Prezzo scontato

Argomenti (categorie) ai quali appartiene questo titolo
Tags ai quali appartiene questo titolo
Argomenti (categorie) ai quali appartiene questo titolo
Tags ai quali appartiene questo titolo
Nelle schiere angeliche c’è un arcangelo scomparso, di cui è rimasto unicamente il nome: Uriele. Uriele non fa quindi parte del canone ufficiale cattolico riguardante gli angeli da venerare liturgicamente, ma è presente nei testi giudaici e negli scritti apocrifi e dei Padri della Chiesa.
Nel 745, per stroncare l’abuso del sedicente vescovo Adalberto che invocava « i sette arcangeli che stanno davanti a Dio » con pratiche superstiziose e formule magiche, papa Zaccaria decretò di astenersi nella preghiera pubblica di nominare angeli al di fuori di quelli esplicitamente menzionati nella Sacra Scrittura: Michele, Gabriele, Raffaele. Cosa è veramente accaduto? A cosa si deve una decisione così drastica? Una risposta si trova nella vasta documentazione qui presentata.
Uriele, il cui nome significa «Dio è la mia luce» o «Fuoco di Dio», fu compagno di viaggio e speciale protettore di molti santi e beati di ogni epoca: da Santa Martina a Santa Teresa d’Avila, a Sant’Annibale Maria di Francia, come possiamo leggere in un apposito capitolo.
Gli autori di questo libro sono un sacerdote cattolico, don Marcello Stanzione, e un laico, l’avvocato Carmine Alvino, accomunati da un grande amore per gli angeli e che da anni cercano di diffondere tra i cattolici la vera devozione cristiana agli spiriti celesti e quindi far chiarezza su un tema dove la New Age, l’esoterismo, l’occultismo e la Kabbalah ebraica creano grande confusione tra gli stessi fedeli.