Le prime due edizioni di questo libro, che racconta una delle più straordinarie esperienze italiane di recupero di antichi alberi da frutto, è stato un caso letterario a cui hanno riservato spazio ed encomi, giornali, riviste, radio, tv. Ultima, ma non per importanza, la segnalazione dell’estate 2005 apparsa sul “New Yorker” che l’ha definita un’avventura unica al mondo. A quasi dieci anni dalla prima edizione del libro e a oltre trenta dalla nascita dell’associazione “Archeologia arborea”, la storia di Livio e Isabella e dei loro frutti dimenticati è diventata un cult per i media, ma è prima di tutto una brillante esperienza di recupero della memoria a salvaguardia del gusto e della biodiversità.
Oggi la tenuta raccoglie centinaia di alberi da frutto, di cui molti addirittura risalenti al Rinascimento o ancora più antichi, e in questa nuova edizione del libro sono raccontate caratteristiche, proprietà, storie, ricette delle 68 varietà più importanti.