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Nella storiografia moderna, l'esigenza di muovere dalla pura metodologia euristica dell'accertamento degli avvenimenti, verso una comprensione interpretativa più approfondita dei documenti narrativi, agiografici, archeologici, letterari, iconografici, è divenuta semprè più evidente per quella misteriosa osmosi che appare esistere in tutti i tempi tra gruppi di potere, ambienti di cultura, ceti sociali e individui d'eccezione, che, in qualche modo, esprimono la coscienza oscura dei popoli e delle masse senza volto e per la quale il profeta, il capo religioso o politico, l'uomo di pensiero o l'artista riescono a chiarire e interpretare esigenze sociali, ideali di vita, speranze e passioni, che emergono da quella anonima coscienza oscura di gruppi e di comunità, conferendo alla
lettura di certe opere e di certi testi il valore di una presa di contatto autentica e immediata con la realtà storica del passato.
Perfino nelle discipline paleografiche, legate più rigidamente a una metodologia di puro accertamento del dato, la nuova scienza della codicologia (è una brutta parola, ma è ormai entrata nell'uso) testimonia l'esigenza di passare dal puro studio delle forme grafiche a quello del codice assunto come testimonianza e documento di per sé stesso della storia della cultura e della civiltà.
Questo nuovo modo di attuare il nostro programma di lavoro è già stato sperimentato nel 1969 con la lettura di RATERIO, il vescovo del se colo X che Augustine Fliche, autore dei noti volumi sulla Riforma gregoriana, pone come rappresentante qualificato della cosiddetta riforma vescovile e come pioniere della riforma gregoriana stessa.
Questo è quanto dovevo dire per spiegare le ragioni e il significato che dovrebbe avere questa nostra lettura di Gregorio di Tours, nel contesto della documentazione relativa all'ambiente storico e delle tradizioni di cultura e di spiritualità, nelle quali Gregorio di Tours visse e svolse la sua attività di Vescovo, di uomo che fu vicino ai potenti del tempo, di storico che inizia la serie dei più qualificati scrittori di storia dell'età medioevale.
PREMESSA
RAFFAELLO MORGHEN - Introduzione alla lettura di Gregorio di Tours
SOFIA BOESCH GAJANO - Il santo nella visione storiografica di Gregorio di Tours
LUCE PIÉTRI - Le pèlegrinage martinien de Tourss à l'époque de l'évêque Grégoire
MICHEL ROUCHE - Francs et Gallo-Romains chez Grégoire de Tours
MARC REYDELLET - Pensée et pratique politiques chez Grégoire de Tours
MAY VIEILLARD TROIEKOUROFF - Tours au temps de Grégoire de Tours
MASSIMO OLDONI - Gregorio di Tours e i «Libri historiarum». Le fonti scritte
JEAN-BAPTISTE JUNGBLUT - Recherches sur le «rythme oratoier» dans les « Historiarum libri»